mercoledì 29 luglio 2009

Demenza alcolica


l'alcol ha un effetto molto marcato sul cervello: modifica le caratteristiche delle cellule e delle membrane cellulari e influenza i processi chimici responsabili dell'elaborazione delle informazioni. Gli effetti psicoattivi dell'alcol sono soprattutto: cambiamenti d'umore, riduzione delle capacità percettive e difficoltà motorie. Questi effetti si manifestano già con un tasso alcolico pari allo 0,25 per mille. In caso di concentrazioni più elevate (tasso alcolico superiore all'1,0 per mille), si hanno disturbi nel linguaggio, black-out, perdita di memoria e mancanza di coordinamento muscolare. Un tasso alcolico superiore al 5 per mille può provocare la morte.

L'abuso cronico di alcol può provocare gravi danni organici al cervello, quali la sindrome Wernicke-Korsakov o la demenza alcolica. In caso di demenza alcolica si osserva una perdita della memoria (soprattutto della memoria a breve termine e dell'apprendimento) e il decadimento dell'attività intellettuale (ad esempio la capacità di risolvere i problemi e di astrarre). Tuttavia anche in assenza di danni organici cerebrali, il 50-70% degli alcolisti di lunga data ha un'attività intellettuale ridotta e soffre di perdita di memoria. Tuttavia, cessare completamente di bere e seguire una dieta equilibrata può indurre dei miglioramenti.

Una ricerca della Stanford University ha messo in luce danni simili alla memoria a causa del morbo di Alzheimer e da un disturbo tipico dell’alcolismo chiamato sindrome di Korsakoff. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, ha analizzato la relazione tra questo tipo di demenza e il disordine della memoria collegato all'alcolismo, i cui sintomi più caratteristici sono rappresentati da deficit della memoria e da alterazioni di diverso grado dello stato di coscienza accompagnati a confabulazioni e, a volte, a deliri notturni. Nella ricerca il team guidato da Edith Sullivan, ha studiato il cervello di 5 uomini colpiti dalla sindrome di Korsakoff, 20 malati di Alzheimer e 36 volontari sani sottoponendoli a risonanza magnetica. Dal raffronto tra le immagini, i ricercatori hanno scoperto che gli individui colpiti dall'Alzheimer e dalla sindrome di Korsakoff mostravano alterazioni simili nella struttura cerebrale, in particolare una notevole perdita di volume dell'ippocampo, area del cervello collegata alla memoria.

Fonte: dottoressa Maria Grazia Galletta

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